giovedì 18 ottobre 2007

Recruiting su Second Life: opportunità o bluff? (Parte 2^)

Dopo il successo dei primi virtual job meeting negli Stati Uniti e la continua attenzione che giornali, riviste e tv hanno riservato all’argomento nei primi sei/sette mesi del 2007 sulle nuove opportunità che Second Life avrebbe offerto alle aziende che avessero approcciato al nuovo mondo virtuale, sia in termini di brand enforcement sia per le opportunità fornite da quello che sembrava essere un nuovo canale di sourcing di risorse di valore, ha portato diverse aziende ad esplorare questo nuovo mondo, anche approcciandolo in modo diretto.

E’ il caso della società di consulenza Bain&Company che ha attivato un progetto pilota riservato agli studenti delle sei migliori business school americane con l’obiettivo di esplorare la possibilità di carriera in Bain, consentendo agli studenti di poter scambiare due chiacchiere con il managing director Steve Ellis che per l’occasione, a dimostrazione dell’annullamento delle barriere geografiche consentite da Second Life, era in collegamento da Nuova Dehli.


Grande evento e, ovviamente, grande ripresa mediatica con conseguente ritorno d'immagine per l'azienda, tant'è che alcune aziende specializzate nel marketing digitale, è il caso di Agency.com, hanno realizzato delle campagne di recruiting mirate su Second Life per individuare profili di interesse, sopratutto tecnici e esperti di marketing, anche aziende di lavoro interinale hanno iniziato a pensare ad un approccio, anche di business, al mondo virtuale di Second Life.

E’ il caso di Randstad che ha costruito una propria presenza su Second Life offrendo due tipologie di lavoro: la prima, "assumere avatar" per lavori sul nuovo mondo virtuale con due distinte tipologie di attività: la prima, che viene pagata in Lindend Dollars, la moneta di Second Life, che riguarda ad esempio lavori come commessi in un negozio, la seconda, che viene pagata in euro, connessa invece ad un'attività di animazione della struttura di Abn Amro Bank, società cliente di Randstad, su second Life.

Applicazioni queste che hanno portato più di qualcuno ad affermare che si stava andando incontro all'apertura di un nuovo mercato del lavoro, virtuale e parallelo a quello reale, in grado di fornire opportunità e una valida alternativa a chi fosse in cerca di lavoro.



Agency.com recruiting su Second Life



Randstad recruiting su Second Life.

L’esplosione dell’interesse mediatico nei confronti di Second Life e delle sue applicazioni per la ricerca di personale ha portato a replicare in Francia l’esperienza del virtual joob meeting. Dal 17 al 21 giugno 2007 si è svolto Neo Job Meeting che ha visto la partecipazione di Alstom, Cap Gemini, L’Orèal, Areva e Unilog e che, inevitabilmente, si è portato dietro lo strascico mediatico già sperimentato con successo negli Stati Uniti.



Un servizio della televisione francese su Neo Job Meeting.

Dopo la Francia anche la Spagna muove i primi passi del virtual recruiting su Second Life. Infoempleo ha promosso la prima fiera del lavoro su Second Life dal 15 al 17 ottobre 2007 alla quale partecipano BBVA, Banesto, Ferrovial, Caixa, Acciona, Adecco, Endesa, Accenture, PWC, Deloitte, L’Orèal, Tsystem, Repsol e Cap Gemini.



Virtual Job Meeting di Infoempleo su Second Life.


Cap Gemini su Second Life.

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