venerdì 27 giugno 2008

Il capitale umano al centro delle politiche HR delle aziende europee nel prossimo triennio.

Secondo quanto rilevato dalla terza edizione dell' Eurobarometro sulle prospettive del settore delle risorse umane in Europa, i cui dati sono stati presentati il 24 giugno 2008 a Modena nel corso del convegno intitolato "Le nuove sfide del capitale umano", organizzato dalla Scuola di Alta Formazione in Relazioni Industriali e di Lavoro e dalla Fondazione Marco Biagi, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, l’ Associazione italiana per la direzione del personale e l’European Club for Human Resources, sempre più imprese europee mettono al centro delle loro strategie di sviluppo per il prossimo triennio il ruolo del capitale umano.

Il rapporto, curato da Hewitt Associates per l’Echr, mette in
luce come lo sviluppo di una politica di risk management nella gestione del personale sia la priorità numero uno per i responsabili delle risorse umane per il 2008. La gestione dei talenti appare infatti l’area in cui le risorse umane hanno la maggior influenza sulla performance complessiva dell’impresa.
Lo studio, che ha coinvolto 53 imprese, la maggioranza delle quali quotate in borsa, per un totale di 2,2 milioni di dipendenti e 708 miliardi di euro di fatturato, ha avuto come obiettivo l’indagine delle pratiche gestionali e delle priorità emergenti per la gestione delle Hr in Europa.
Ne risulta che i cambiamenti culturali e organizzativi, insieme con la carenza di manodopera e i rigidi obiettividiproduzione, costituiscono i fattori aziendali che presumibilmente influenzeranno maggiormente l’agenda Hr tra il 2008 e il 2010.

«L’obiettivo - spiega un comunicato dell’Adapt - è quello di cambiare la cultura delle relazioni industriali, sviluppando quel fondamentale esercizio di benchmarking che solo può contribuire a capire i problemi del nostro Paese». A conferma di come gli obiettivi e le priorità delle Hr siano sempre più legati alle questioni di interesse strategico delle aziende, andando quindi ben oltre mere considerazioni di breve periodo sui costi e gli aspetti amministrativi della gestione del personale», l’outlook di Hewitt segnala che i responsabili Hr sono pronti ad assumere nuove competenze e responsabilità» nel prossimo triennio.
Sulle performances, invece, il sondaggio indica che ben quattro organizzazioni su dieci riconoscono «la necessità di migliorare i loro servizi per rispondere in maniera più efficace alle aspettative aziendali», in particolare su questioni che «richiedono un approccio proattivo», come ad esempio la conciliazione fra vita professionale e familiare.
Inoltre, i responsabili Hr intervistati affermano di contribuire alla gestione della responsabilità sociale d’impresa «specialmente applicando gli standard dell’Organizzazione internazionale del lavoro e adottando misure employee-friendly nel quadro delle ristrutturazioni aziendali».

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