lunedì 17 marzo 2008

Employee Generated Content: l'esempio di Deloitte.

Mentre il mondo del marketing sta iniziando a capire come stabilire una maggiore confidenza con il cosidetto Consumer Generated Media o User Generated Content, gli uomini delle risorse umane debbono imparare come diventare più confidenti con l’Employee Generated Content, ovvero l’utilizzo dei propri collaboratori come testimonial dell’azienda, nel nostro caso intesi come promotori dell’employer experience aziendale.

Se è vero che il coinvolgimento dei propri collaboratori non è un concetto nuovo in assoluto (se vogliamo il metodo Toyota prevedeva già il coinvolgimento dei dipendenti per il miglioramento continuo dei processi produttivi) sono in realtà nuovi in questo caso gli strumenti che vengono utilizzati per coinvolgere i collaboratori e di grande attualità l’attenzione che in questo momento l’utilizzo di questi nuovi strumenti stanno catalizzando attorno a loro.

Si tratta in fondo sempre della capacità delle aziende, in questo caso del dipartimento risorse umane magari affiancato dal marketing e dalla relazioni esterne, di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal web 2.0 e dall’utilizzo del cosidetto social media per promuovere l’immagine aziendale presso il pubblico di riferimento. In altre parole fare employer branding.

Un’esperienza vincente da questo punto di vista l’ha realizzata negli Stati Uniti una delle grandi società di consulenza: la Deloitte. Il big dell’accounting e della revisione contabile ha coinvolto i suoi 150 mila dipendenti in una sorta di concorso, chiedendo loro di realizzare un breve filmato nel quale descrivere la loro esperienza di lavoro all’interno di Deloitte. L’obiettivo dell’azienda era di usare questi contributi per cercare di avvicinare all’azienda le nuove generazioni di talenti, in particolare i giovani universitari, che sostituiscono un target sempre più difficilmente raggiungibile con i media tradizionali.

Questo evento, denominato Deloitte Film Festival ha visto la realizzazione da parte dei collaboratori dell’azienda di più di 370 filmati, prodotti da gruppi ristretti di dipendenti e che hanno visto coinvolte oltre 2 mila persone, più del 5 per cento del totale della popolazione aziendale. Il tutto al di fuori del normale orario di lavoro e realizzato in un periodo di 6 settimane durante le quali in ogni angolo dell’organizzazione gruppi di dipendenti facevano emergere creatività, divertimento, innovazione.

I filmati sono stati poi inseriti nella intranet aziendale, votati da tutti i dipendenti e i migliori 14 sono stati postati su You Tube. Non è escluso che gli stessi possano essere usati dall’azienda nelle presentazioni legate alle attività di campus recruiting, ma il punto che in questa sede preme maggiormente sottolineare, al di là del risparmio che una produzione del genere avrebbe comportato per l’azienda, è la capacità di una società come la Deloitte nel riconoscere l’importanza dei social media come parte integrante della vita delle giovani generazioni e la capacità di utilizzarla per le proprie attività di employer branding. L’attività di realizzazione dei filmati così come quella di visionarli per esprimere le proprie preferenze si è tradotta nella creazione di migliaia di ambasciatori di brand, l’employer brand Deloitte. E l’obiettivo strategico dietro questa manifestazione è stato raggiunto sia per quanto riguarda il marketing delle risorse umane verso l’esterno che verso l’interno. Infatti, internamente l’iniziativa è stata vista come la possibilità di reclutare di nuovo i dipendenti, aumentando al tempo stesso il loro engagement verso l’azienda.

La lezione che i signori della Deloitte sembrano aver imparato è che social network e user generated content non sono più dei semplici tool ma un vero e proprio new media che occorre usare e integrare nelle proprie politiche di attrazione dei talenti in azienda. L’esplosione dei social network come You Tube, Facebook, o MySpace è indicativa dello sviluppo della cosidetta cultura della partecipazione tipica delle nuove generazioni.

La stessa domanda di partecipazione e maggiore coinvolgimento nelle attività aziendali che emerge dalle indagini di clima volte a stabilire su quali elementi attivare un’azione volta a migliorare l’employer experience dei collaboratori.
Senza contare che iniziative come queste sono un modo molto interessante per coinvolgere i propri collaboratori, soprattutto quelli più giovani e con maggiore talento creativo, sono un ottimo modo per fare team building, creano un salutare senso di eccitazione all’interno dell’azienda vivacizzando la quotidianità dell’esperienza lavorativa ma anche ndo l’opportunità di costruire nuove relazioni all’interno dell’azienda.

Questo progetto ha infatti liberato i singoli dai propri specifici ruoli. Partner, IT professional, manager, amministrativi, ognuno ha avuto l’opportunità di lavorare a fianco di nuovi colleghi. E’ questo il senso del team building aziendale dietro l’iniziativa. I video prodotti inoltre creano una finestra sulle modalità di lavoro e sulla cultura aziendale, rendono trasparente l’azienda e aiutano in questo modo il lavoro degli addetti al recruiting, senza contare che mentre in alcuni settori, come nel caso delle società di consulenza, ma anche nel mondo bancario, le differenziazioni tra aziende solo difficili da far emergere, in questo caso l’azienda emerge nettamente.

Inoltre questo esperimento costituisce un incredibile meccanismo per far emergere la culture e l’identità di un’organizzazione. Conoscete un metodo migliore se no quello di chiedere ai propri collaboratori di raccontare le proprie esperienze? Il vero brand delle aziende sono i propri collaboratori. Più passione, commitment, creatività, entusiasmo esprimono i collaboratori, più sarà forte l’employer brand aziendale.
Di seguito alcuni esempi dei video di questa fantastica iniziativa.


Deloitte and you.


The green dot.


Iron man.


It’s heaven? No, it’s Deloitte.


I 14 filmati finalisti possono essere visti su You Tube nella sezione Deloitte Film Festival

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