mercoledì 11 aprile 2007

Vincere la guerra dei talenti con l'employer branding


Quando Ed Michaels e gli uomini della McKinsey&Co., in un ormai famoso studio sul mercato del lavoro datato 1997, coniarono la famosa espressione guerra dei talenti per indicare la frenesia con la quale le aziende americane cercavano di accaparrarsi giovani manager capaci per realizzare i loro pianio di sviluppo, non immaginavano certo che questa espressione sarebbe entrata così prepotentemente nel gergo degli uomini delle risorse umane.

Eppure, oggi, a dieci anni di distanza, questa espressione è più attuale che mai. Ai primi tiepidi segnali di ripresa economica, le aziende sono di nuovo in campo alla ricerca dei collaboratori di maggior valore.

Dopo un periodo difficile per l’Italia – gli anni che vanno dal 2002 al 2005 –
caratterizzato da una crescita economica stagnante all’interno della quale le aziende per far fronte alla crisi hanno pensato principalmente a tagliare costi laddove non sono state invece costrette a tagliare le persone, gli uomini delle risorse umane sono di nuovo in campo per accaparrarsi i collaboratori di maggiore talento.

Ma chi sono veramente i talenti? Sono giovani con un forte potenziale e con prestazioni superiori alla media, in grado di lavorare assumendosi responsabilità sempre maggiori, veloci nell’apprendere e in grado di trasferire valore alla struttura all’interno della quale operano. Ma anche manager con più anni di esperienza, che eccellono nell’operatività e con un alto grado di affidabilità. I talenti sono persone che oltre a garantire elevate prestazioni fanno squadra e trasmettono entusiasmo al gruppo in cui lavorano.

Oggi quindi vincere la guerra dei talenti significa, per le imprese, essere in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative dei collaboratori potenziali e attuali, perché la competizione si gioca anche in un’ottica di retention. Vuol dire comunicare l’impresa al mercato del lavoro cominciando da qualle comunicazione interna troppo spesso sottovalutata per non dire dimenticata. Vuol dire costruire un ambiente di lavoro attento alle esigenze dei dipendenti, con una costante attenzione al clima organizzativo, gestendo le prestazioni dei collaboratori, investendo sullo sviluppo delle competenze professionali, comunicando in modo chiaro e distintivo la proposta di valore legata al brand aziendale.

In una parola, ancora un volta, significa adottare una efficace politica di employer branding.

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