venerdì 14 dicembre 2007

Fiducia nelle prospettive d'impiego e di carriera in Italia (2).

Per quanto riguarda più direttamente il profilo dell’occupazione, l’Italia rimane a un livello nettamente inferiore rispetto al resto d’Europa.
Infatti nel 2006 il tasso di occupazione in Italia ha raggiunto il 58,9 per cento contro il 65,9 per cento della media UE15 e il 64,6 per cento dell’UE25, in un contesto nel quale comunque il mercato del lavoro italiano ha riflesso il buon andamento dell’attività produttiva.
Gli occupati sono infatti aumentati dell’1,9 per cento e il tasso di disoccupazione è sceso nel 2006 al 6,8 per cento dal 7,7 dell’anno passato. Ma, mentre nel Nord il tasso di disoccupazione è pari al 3,8 per cento, con punte del 3,5 nel Nord Est, nel Mezzogiorno arriva all’11,4 per cento.

Un dato che esprime, sia pure in un contesto positivo di crescita, la complessità del sistema Paese in tema di occupazione e che occorre tenere presente nell’analisi dei dati sulla fiducia nel lavoro.


Infatti alla domanda se sia più facile o difficile oggi trovare lavoro rispetto a sei mesi fa , il 36,62 per cento degli intervistati ha risposto che è più difficile (erano il 38,3 per cento nell’edizione passata) anche se migliora il numero degli ottimisti, passati dall’8,3 al 12,8 per cento.

Ma mentre al Nord la percentuale di persone che ritengono sia oggi più semplice trovare lavoro è del 17 per cento in crescita di ben sette punti rispetto all’anno precedente - con punte del 25 per cento in Trentino Alto Adige, che con un tasso di disoccupazione del 2,5 per cento nel I trimestre 2007 è anche la Regione italiana con il più alto tasso di occupati, e del 22 per cento in Friuli – nel Centro e nel Mezzogiorno la situazione è completamente diversa con percentuali che si fermano rispettivamente all’8,9 e al 7,8 per cento sia pure con una modesta crescita rispetto all’anno precedente.

In Centro l’unica area nella quale si registra un maggior tasso di fiducia sono le Marche con il dato relativo alle persone che ritengono più facile oggi trovare lavoro rispetto a sei mesi fa che raggiunge il 12,5 per cento, mentre per il Mezzogiorno la situazione appare molto più complessa.

Il Sud presenta infatti forti elementi di arretratezza anche sotto il profilo delle imprese. Nel Mezzogiorno si concentra infatti il 43 per cento delle aziende che l’Istat definisce di sopravvivenza, che cioè si limitano a cercare di produrre un reddito adeguato senza guardare a orizzonti lontani.

Le situazioni peggiori di disoccupazione si rilevano infatti in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia con tassi di inoccupazione che nelle prime tre Regioni superano abbondantemente l’11 per cento per arrivare al 14 per cento in Sicilia.


FIDUCIA NEL LAVORO E NELLE PROSPETTIVE DI CARRIERA
(Fonte: Best100, le aziende preferite dagli italiani - Vi ed., 2007)


Ritiene che oggi rispetto a 6 mesi fa sia più facile o più difficile trovare lavoro?
Più facile 12,8% (2007) - 8,3% (2006)
Più difficile 36,2% (2007) - 38,3% (2006)
Non so 50,6% (2007) - 53,2% (2006)


Ritiene che tra 6 mesi rispetto ad oggi sarà più facile o più difficile trovare lavoro?
Più facile 13,7% (2007) - 15,9% (2006)
Più difficile 34,9% (2007) - 31,9% (2006)
Non so 51,4% (2007) - 53,2% (2006)


(2^ parte - Segue)

3 commenti:

Matteo Bianchi ha detto...

Quanto ottimismo.
Ma a chi le avete fatte quelle domande? A degli spacciatori?

Fabio Ricceri ha detto...

beh, non mi sembra che i dati emersi siano particolarmente ottimistici. sia nelle prospettive attuali che in quelle future la percentuale di coloro che vedono nero è di gran lunga superiore con una media del trentacinque percento, senza contare le punte di oltre il 60 per cento delle persone che vedono nero in alcune regioni del sud come la Calabria ad esempio.
Poi in media entrano anche le regioni del nord est della piena occupazione e per certi versi della Lombardia.

Matteo Bianchi ha detto...

Oops. Chiedo venia. Avevo letto male i dati.